sabato 13 settembre 2008

Hypnagogic States EP esce oggi!

Da oggi è possibile ordinare il nuovo EP  dei Cure, come sempre sia presso i negozi virtuali che non.

L'EP contiene i remix dei singoli ad oggi pubblicati del nuovo album della band che dovrebbe uscire il 13 ottobre prossimo.

Ecco la track list con l'indicazione degli artisti che hanno provveduto al remix:

"The Only One” - remixed by 30 Seconds to Mars

“Freakshow” - remixed by Jade E. Puget (AFI)

“Sleep When I’m Dead” - remixed by Gerard Way (My Chemical Romance) and Julien-K

“The Perfect Boy” - remixed by Pete Wentz and Patrick Stump (Fall Out Boy)

"Exploding Head Syndrome" (all 4 singles) remixed by 65 Days Of Static.


I ricavati saranno devoluti in beneficenza alla Croce Rossa Internazionale!

mercoledì 13 agosto 2008

The Perfect Boy...il quarto singolo dei Cure!

..e ad ottobre il nuovo album!














Sostenete la band, acquistate il singolo o le tracce su iTunes!

martedì 5 agosto 2008

Il Joker e il Corvo: notate le somiglianze? A me paiono evidenti!















I fumetti che hanno ispirato Il Cavaliere oscuro

Il lungo halloween


















Anno uno















The Killing Joke

Batman - Il Cavaliere oscuro

Il Cavaliere oscuro e Il Corvo: strane coincidenze.

Le due pellicole hanno numerosi punti in comune, non solo per ciò che riguarda i personaggi e le vicende narrate, ma anche per i misteriosi e tragici retroscena che hanno accompagnato la loro realizzazione.

Ne Il Corvo un anno dopo la terribile Devil’s Night (la notte del Diavolo), durante la quale una banda di balordi irrompe nell’abitazione dei giovani fidanzati Shelly ed Eric, getta dalla finestra quest’ultimo e sevizia la ragazza la quale morirà in ospedale dopo ore di sofferenze, vediamo la resurrezione dell’innamorato, il quale intraprende la sua caccia ai delinquenti per vendicare la morte della sua fidanzata.

Anche la storia del Joker è inquadrabile come la vicenda di una resurrezione, una resurrezione però votata al Male. L’origine del personaggio, rinarrata ed approfondita da Alan Moore con l’opera più sopra citata, non è particolarmente complessa: una coppia di loschi individui circuisce un giovane povero e con disperato bisogno di soldi, comico fallito e con una moglie a carico. Il loro ultimo colpo sarà in una fabbrica di sostanze chimiche, poco fuori Gotham, che verrà sventata dall’irrompere delle guardie della sicurezza e di Batman. Proprio a causa dell'intervento di quest'ultimo, il giovane, spaventato, cade nel fiume adiacente alla fabbrica e inquinato dalle sostanze di scarto, per poi uscire dall'acqua con il volto bianco ed i capelli verdi, simboli della morte e, da allora, del Joker.

Ritornando alle pellicole è evidente come i due personaggi si assomiglino nella corporatura e nel trucco del viso: il Corvo si dipinge i lati della bocca per assumere un ghigno inquietante e la stessa cosa capita nel Joker, anche se in questo caso tramite due lunghi tagli realizzati con un rasoio; Eric e il Joker hanno capelli lunghi, il viso di un bianco cadaverico e gli occhi dipinti.

E’ vero che nel film degli anni ’90 il protagonista è il Corvo, mentre nel nuovo capitolo di Batman rappresenta la nemesi del protagonista; tuttavia il folle giullare riveste un ruolo fondamentale in tutta la vicenda, tanto da (a mio parere) offuscare quello del Cavaliere oscuro.

Per ciò che riguarda lo sfondo metropolitano in cui si svolgono le vicende entrambe le città sono per lo più avvolte dalle tenebre e in balìa di criminali.

Infine è opportuno evidenziare i tragici retroscena che hanno colpito la realizzazione delle pellicole.

È a tutti nota la triste sorte di Brandon Lee, l’attore che ha impersonificato Eric Draven, il quale è deceduto il 31 marzo 1993 a Wilmington, quando mancavano tre giorni alla fine delle riprese del film, a causa di un frammento di bossolo contenuto nell'arma caricata a salve. Il revolver, usato precedentemente in altre scene del film, non era stato ripulito dall'armiere e al suo interno era rimasto un frammento del colpo a salve precedentemente sparato. In internet si legge che la scena fatale è quella in cui l'appena resuscitato Eric, tornato nella sua abitazione e turbato dai ricordi di quella tragedia, viene aggredito dalla banda di Top Dollar. Le indagini ritennero che l'arma che lo uccise fu quella di Funboy (interpretato da Michael Massee). La ripresa originale non fu inserita (si dice sia stata distrutta o sequestrata dalla polizia) e quella presente nel film è stata rifatta, probabilmente con il suo stuntman Chad Stahelski, il quale lo ha sostituito in molte altre scene. Tuttavia è difficile confermare anche la veridicità di queste notizie, poiché negli anni, dopo la morte di Brandon Lee, vi furono tante altre versioni della presunta morte: alcune fonti raccontano che sia morto durante la scena finale con tutta la gang, quando viene colpito dalle dozzine di scagnozzi di Top Dollar mentre si trova in piedi sul tavolo, e che le cause della morte furono proiettili veri che lo uccisero. In un'altra versione ancora sarebbe morto dai colpi sparati dalla pistola di Funboy, nella scena in cui entra al secondo piano del "Pit" e aiuta la madre di Sarah a lasciare la sua dipendenza dall'eroina. La più attendibile sembra comunque la sopracitata scena della chiesa, poiché nei giorni a seguire dal tragico evento, la foto con Brandon, sdraiato sulle scale della chiesa, sarebbe apparsa su migliaia di giornali. Addirittura si dice che la scena presente nel film in commercio sia lo stesso sparo che ha ucciso veramente Lee.

Diverso destino, ma sempre tragico, è toccato a Heath Ledger, il quale ha impersonificato magistralmente il Joker. L’attore muore improvvisamente martedì 22 gennaio 2008, a soli 28 anni. Il suo corpo privo di vita è stato trovato dalla domestica nel suo appartamento di SoHo a New York da lui occupato nel primo pomeriggio. Pare infatti che alle 13 (ora locale) fosse ancora vivo e il decesso risalirebbe tra quest'ora e le 14.45. A pochi minuti dal primo annuncio delle agenzie stampa una folla di spettatori increduli e di telecamere circonda l'edificio, mentre ancora si aspetta o si confida in una smentita; ma una sequenza che ha fatto il giro del mondo conferma definitivamente la drammatica notizia, quando alla fine i paramedici trasportano il corpo coperto sull'autoambulanza immersi tra i flash dei giornalisti. Nelle ore e nei giorni seguenti il marciapiede davanti all'edificio viene riempito di fiori, biglietti e omaggi all'attore; nel frattempo si avviano le indagini per capire cosa abbia causato la morte di una persona così giovane, tanto più che non vengono trovate droghe nell'appartamento. Non ci sono nemmeno indizi che facciano pensare ad un suicidio, ma solo bottigliette di medicinali regolarmente prescritti. Viene effettuata un'autopsia per capire le cause della morte che però non riesce a dare risposte certe, rendendo necessario attendere i risultati di analisi più approfondite. Il 6 febbraio 2008 sono stati resi pubblici i risultati, e la polizia ha rilasciato la seguente dichiarazione:


« Mr. Heath Ledger è morto per una intossicazione acuta provocata dagli effetti combinati di oxicodone, idrocodone, diazepam, temazepam, alprazolam e doxylamine »

Viene così confermato (come ipotizzato fin dai primi giorni) che la morte è avvenuta per avvelenamento accidentale causato dagli effetti combinati dei sonniferi e degli ansiolitici che l'attore stava prendendo dietro normale prescrizione medica. Dopo due veglie funebri in America aperte solo agli amici più stretti e ai colleghi di Heath per l'ultimo saluto, una a New York e una a Los Angeles, il corpo viene riportato in Australia, il suo paese natale. Il 9 febbraio 2008 si sono svolti a Perth (Australia) i funerali dell'attore. Alla speciale cerimonia di commemorazione hanno partecipato circa 600 persone tra amici e parenti. Il funerale si è invece svolto in forma strettamente privata alla presenza di 10 persone tra familiari e amici; tra questi anche l'attrice e madre della sua bambina Michelle Williams che, durante la cerimonia, ha reso omaggio all'attore recitando il sonetto di Shakespeare "Shall I compare thee to a summer's day". Alla fine della cerimonia gli invitati si sono recati sulla spiaggia dove Ledger adorava praticare surf. Il corpo dell'attore è stato cremato nel cimitero di Fremantle e sepolto in quello di Karrakatta, vicino ai suoi nonni.

Gli inquietanti eventi legati all’ultimo capitolo di Batman non terminano qui. Sul sito ANSA di ieri si legge che i maghi del gossip di Hollywood non hanno dubbi, è la "maledizione" di 'Dark Knight' che colpisce ancora: l'attore americano Morgan Freeman, 71 anni, uno dei volti più noti del cinema americano, tra i protagonisti (come Heath Ledger) dell'ultimo film della serie Batman, è rimasto ferito "in modo serio" in un incidente stradale in Mississippi e si trova ora ricoverato all'ospedale di Memphis "in condizioni critiche" secondo l'ultimo referto medico. L'attore comunque non è in pericolo di vita. Anche se i medici hanno diffuso un unico referto, un amico dell'attore che lo ha visitato in ospedale ha riferito che Freeman ha riportato "alcune fratture" e contusioni, ma che le sue condizioni non paiono gravi. Freeman è stato protagonista di un un incidente stradale avvenuto nella notta tra domenica e lunedì nella zona di Ruleville, in Mississippi, lungo la Highway 32, nella Contea di Tallahatchie. Secondo quanto riferito dalla polizia stradale, l'attore, che era alla guida, con ogni probabilità ha avuto avuto un colpo di sonno: deve essersi accorto solo all'ultimo momento che stava uscendo di strada, ha cercato di recuperare la traiettoria della sua Nissan 'Maxima', ma la manovra è stata troppo brusca perdendo totalmente il controllo.
L'auto si è cappottata più volte. Per estrarre i due occupanti dalle lamiere i soccorritori hanno dovuto fare ricorso a tenaglie. Hanno riferito che l'attore era cosciente, che riusciva a parlare e che li ha ringraziati. Freeman e l'amica con la quale viaggiava, Demaris Meyer, sono stati trasportati in elicottero a Memphis, dove sono stati immediatamente ricoverati al Regional Medical Center. L'unico referto medico rilasciato dall'ospedale parla per entrambi di "condizioni critiche". La portavoce dell'ospedale, Kathy Stringer, ha riferito che le condizioni dell'attore sono "serie". L'amico, invece, ha parlato di "alcune fratture". Morgan Freeman, che è originario di Memphis e vive a Charlotte, in Mississippi, è uno dei volti più noti di Hollywood. Presente in numerosi film di successo (da 'Seven' ad 'Amistad', da 'A spasso con Daisy' a 'Robin Hood') con 'Million Dollar Baby' ha vinto nel 2005 l'oscar come miglior attore non protagonista.
La sua ultima fatica cinematografica è anche il più grande successo (al botteghino) di tutti i tempi per quanto riguarda la produzione di Hollywood: 'The Dark Knight', l'ultimo episodio della serie dedicata a Batman, ha infranto negli ultimi giorni tutti i record d'incasso. Ma a Hollywood si dice che il film sia accompagnato da una maledizione: dopo la morte di Heath Ledger, infatti, anche Christian Bale-Batman ha avuto problemi (é finito in cella a Londra). In precedenza un addetto ai lavori era morto sul set durante la registrazione di una delle tante scene d'azione del film.

È dunque Batman: il Cavaliere oscuro una pellicola maledetta? O forse è lo stesso personaggio dell’Uomo-pipistrello a esserlo?


domenica 13 luglio 2008

Il terzo singolo tratto dal nuovo album dei Cure....














Sleep When I'm Dead

...scaricatelo, acquistatelo, ascoltatelo!!!!

mercoledì 9 luglio 2008

Ciao dolce angelo....

Come una lama affilata il breve messaggio Ansa ha tagliato i fili della speranza: il corpo ritrovato nudo nella località balneare spagnola dove la giovane Federica Squarise stava trascorrendo le vacanze è, con buona probabilità, il suo.

La doccia fredda arriva intorno alle 19,30 di lunedì 07 luglio 2008 anche se già da alcuni giorni inquirenti e familiari temevano il peggio.

Non so perché, ma è dal momento in cui ho appreso la notizia che il mio animo è stato turbato da un misto di angoscia, rabbia, pietà e malinconia.

Il pensiero dello stato in cui è stato trovato il cadavere, delle difficoltà di riconoscerlo fa a pugni con l’espressione del dolce e bel volto di Federica che tante volte è apparso sui giornali e sulle pagine web in questi giorni.

A discapito di quanto, anche con fare subdolo, è stato teorizzato da alcune testate giornalistiche, soprattutto spagnole, mi piace pensare che la giovane sia andata in contro al suo assassino o ai suoi assassini con la stessa serenità, a conferma del fatto che non fosse una ragazza trasgressiva, ma solo una ragazza sfortunata.

E ritorna la rabbia…mi immagino il suo corpo immobile su un freddo marmo e dei tristi dottori che, loro malgrado, eseguono l’autopsia per contribuire a renderle giustizia…e la rabbia monta sempre più perché, invece che su quel tavolo, Federica avrebbe dovuto essere seduta ad un altro, magari in compagnia della sua famiglia o delle sue amiche a raccontare, entusiasta, delle vacanze appena trascorse.

Ed ancor più la rabbia sale al pensiero che non ci sarà mai una vera giustizia per la giovane vita appena stroncata perché non c’è sentenza, sempre che venga emessa, non c’è prigione, sempre che venga scontata, che possa alleviare il dolore di parenti ed amici.

Ciao Federica, che Dio ti abbia in gloria.

sabato 21 giugno 2008

Una nuova bellissima canzone dei Cure...

...proposta nei live del 4Tour2008, 'Underneath The Stars', questo il titolo,sarà presente nel nuovo album in uscita il 13 settembre 2008!
Buon ascolto!

lunedì 16 giugno 2008

giovedì 12 giugno 2008

Il nuovo singolo dei Cure...


...da oggi nei negozi!!!!
Sostenete la band!

lunedì 9 giugno 2008

V For Vendetta...un breve riassunto!

Come promesso eccomi a pubblicare un breve riassunto di una delle opere fumettistiche che più mi hanno colpito negli ultimi mesi. Buona lettura!

La storia è ambientata nella Gran Bretagna futuristica dove il potere è nelle mani di un regime insediatosi dopo la confusione politica generata da un conflitto nucleare. Pilastri del regime sono il controllo completo dei mezzi di comunicazione, l’impiego di corpi di polizia segreta, la fondazione di campi di concentramento per minoranze discriminate sia per motivi razziali che sessuali, il monitoraggio sistematico dei cittadini tramite telecamere a circuito chiuso oltre alle intercettazioni ambientali.

La vicenda si apre a conflitto nucleare concluso: i campi di concentramento hanno esaurito la loro funzione e la popolazione è asservita al regime.

V, il protagonista, è un anarchico, il quale, celandosi dietro la maschera che rappresenta Guy Fawkes (di cui vi ho parlato nel mio precedente scritto sull’opera in oggetto), intraprende una campagna elaborata, violenta e teatrale per sovvertire il sistema autoritario.

V è personaggio affascinante e misterioso: non si sa nulla delle sue origini e le sue decise azioni suscitano nel lettore la domanda che Moore pone alla base dell’opera: è da considerarsi eticamente giusto compiere atrocità ed atti terroristici per conseguire un obiettivo moralmente elevato come la democrazia o la libertà?

Diversi sono i richiami alla lettera ‘V’ o al numero 5 (nell’antica Roma il 5 era rappresentato con la V); ad esempio i un frangente il protagonista è rappresentato mentre legge il romanzo intitolato V. di Thomas Pynchon; in un altro l’autore cita la quinta sinfonia di Beethoven; infine V è solito esprimersi con frasi riconducibili alla struttura metrica del pentametro giambico.

V è l’unico sopravvissuto del campo di concentramento di Larkhill da cui è riuscito a fuggire provocando un’esplosione con del fertilizzante; da quel momento ha iniziato la caccia assassina del protagonista contro i suoi carcerieri e medici che hanno condotto esperimenti su di lui durante la permanenza nel campo.

Una sera V salva una ragazzina di nome Evey, la quale, cercando di prostituirsi, aveva causalmente adescato degli agenti del Dito, uno degli organi del regime. Evey decide di seguire il suo salvatore mentre poco lontano il Big Ben esplode per effetto di diverse cariche piazzate dallo stesso V. I servizi di sicurezza aprono un’indagine ed il caso è affidato al capo del Naso Eric Finch ed al suo aiutante, Dominic.

Dopo aver messo al sicuro Evey nel teatrino delle ombre, cioè il sotterraneo che V usa come casa, il medesimo continua nella sua vendetta, prima traumatizzando irreversibilmente la Voce del regime, nella persona di Lewis Prothero, bruciando davanti ai suoi occhi le bambole che collezionava morbosamente, poi uccidendo il vescovo di Londra ed ex confessore del capo di Larkhill, nonché il medico legale Delia Surridge, amante del citato Finch.

Sfogliando il diario della Surridge, Finch si imbatte nella storia di V.

Intanto Evey, dopo aver litigato con V., viene ospitata da Gordon Dietrich il quale la accudisce amorevolmente; nel mentre Rosa Almond, caduta in miseria dopo l’omicidio ad opera del protagonista del marito investigatore Derek, non può che accettare di lavorare in uno strip-club, iniziando ad odiare il partito.

La storia si sviluppa con le tavole che vedono Peter Creedy, capo del Dito, altro organo del regime, mettere insieme, con l’aiuto del contrabbandiere Alistair Harper, una milizia per sostituirsi ad Adam Susan, leader del partito, con un colpo di stato.

A seguito di un regolamento di conti per questioni legate ai traffici illeciti, Harper (detto Ally) uccide Gordon ed Evey viene imprigionata con l’accusa di aver attentato alla vita di Creedy, il quale si vedeva con Ally. Il destino di Evey tra le mura della prigione è segnato dalla tortura e dalla minaccia di morte; la giovane trova la forza di sopravvivere grazie alle parole, scritte sulla carta igienica, della biografia di una donna di nome Valerie, la quale era stata rinchiusa nel campo di concentramento di Larkhill. Giunta allo stremo delle forze, Evey decide di non piegarsi al regime continuando a proclamarsi innocente: a questo punto il carceriere le dice che è libera e si scopre che questi non è altri che V, il quale, salvato dalla lettera di Valerie, aveva voluto spingere Evey a ribellarsi, anche a costo della vita, dalle maglie dell’autoritarismo per riappropriarsi della sua libertà.

Dopo la distruzione ad opera di V del sistema di sorveglianza del partito, la città precipita in un tale caos che nemmeno l’intervento dell’esercito riesce a riportare le strade all’ordine.

Intanto Finch, tra i resti delle mura di Larkhill, assume un LSD per cercare di immedesimarsi in V. Sotto gli effetti dello stupefacente l’investigatore ha l’impressione che V si nasconda a Victoria Station (la metro era stata chiusa dal regime) e vi si reca; dopo aver trovato l’attentatore gli spara, ferendolo a morte. La stessa sorte tocca ad Adam Susan per mano di Rosa Almond, ormai in uno stato di profonda depressione per la sorte toccatale; Creedy invece viene ucciso da Ally, il quale si era venduto ad un altro politico di spicco del partito anch’egli interessato alla scalata al potere.

Malgrado le forze lo abbandonino, V riesce a trovare Evey, la quale, dopo la sua morte, non gli toglie la maschera per non sminuirne il valore. La giovane, indossati i panni del suo mentore, porta a termine il piano di V, lo celebra con un funerale vichingo, lanciando il treno zeppo di esplosivo, che funge da bara per il corpo di V, verso Downing Street, la sede del primo ministro.

Il regime è stato abbattuto e la folla si abbandona a manifestazioni violente. Moore lascia volutamente la storia orfana di un lieto fine e non è dato sapere se dal disordine generatosi emergerà un nuovo stato di “anarchia consapevole” e responsabile, come desiderato da V, o solamente caos e sopraffazione, anche se Evey opererà al meglio per realizzare il sogno del suo mentore.

domenica 1 giugno 2008

mercoledì 28 maggio 2008

Un recente acquisto...altamente consigliato!

Nel 1986, Frank Miller e David Mazzucchelli realizzarono questa travolgente riscrittura delle origini di Batman: chi è e come lo è diventato. Scritto subito dopo Il Ritorno del Cavaliere Oscuro, il racconto distopico sugli ultimi giorni di Batman, Anno Uno costruisce una nuova versione di un personaggio leggendario. Questa edizione assoluta contiene la storia completa, un’introduzione di Denny O’Neil e un nuovo epilogo disegnato da David Mazzucchelli. A completare il volume, quaranta pagine di materiale inedito sulla genesi e la realizzazione del progetto, con bozzetti, pagine della sceneggiatura originale e altro ancora, fondamentale per assistere al processo creativo che ha portato a questo classico contemporaneo.

lunedì 19 maggio 2008

V for Vendetta - prima parte.

Quest’oggi vorrei parlarvi di V for Vendetta, una delle più importanti opere di Alan Moore e fumetto che mi sta particolarmente coinvolgendo.

Terminata la lettura ne scriverò il riassunto; per ora invece un breve contributo sulla vicenda editoriale dell’opera.

V for Vendetta è stato pubblicato per la prima volta in bianco e nero tra il 1982 ed il 1985 sulle pagine della rivista inglese Warrior.

La serie ha avuto un tale successo di pubblico da meritarsi diverse copertine della testata.

Si deve all’editore Dez Skinn l’idea del titolo, mentre al disegnatore David Lloyd quella di mascherare il protagonista come Guy Fawkes, figura storica che fece parte di un gruppo di cospiratori cattolici inglesi che tentarono di assassinare con alcuni ordigni esplosivi re Giacomo I° d’Inghilterra, nonché i membri del Parlamento inglese riuniti nella Camera dei Lord per l’apertura delle sessioni parlamentari dell’anno 1605.

Alla chiusura della testata Warrior avvenuta nel 1985, diverse case editrici hanno cercato di completare la pubblicazione per non lasciare i lettori orfani della conclusione della storia. L’obiettivo è stato raggiunto solo nel 1988 dalla DC Comics con la riedizione di tutta la serie in una collana di dieci numeri a colori grazie al contributo di Steve Whitaker e Siobhan Dodds.

In Italia la storia è apparsa nel 1991, pubblicata a puntate sulla rivista Corto Maltese, edita dalla casa editrice Milano Libri. Si deve sempre a quest’ultima la prima edizione in volume della vicenda di V.

Nel 2002 la Magic Press ha pubblicato una riedizione dell’opera, seguita nel 2005 da una ristampa in due versioni (particolarmente pregiata è quella in bianco e nero di grande formato 21x28,5 cm, proposta come edizione assoluta per la cura editoriale ed il prestigio dell’opera).

All’inizio del 2006 la Rizzoli, su licenza Magic Press, ha pubblicato un’ulteriore edizione in bianco e nero con il titolo italianizzato di V per Vendetta.

martedì 13 maggio 2008

Il nuovo singolo dei Cure...

...da oggi nei negozi virtuali!
Enjoy it!!! Acquistatelo in massa!!!


lunedì 12 maggio 2008

Un'immagine di Sir William Withley Gull.


Jack lo Squartatore. Una piccola introduzione.

Di tutti i crimini seriali, quelli attribuiti a “Jack lo Squartatore”, sono tra i più efferati. Le povere vittime, tutte prostitute, furono: Mary Ann Nichols uccisa il 31 agosto 1888 a Bucks Row, le fu tagliata la gola e fu mutilata all’addome; l’8 settembre fu la volta di Annie Chapman, trucidata ad Hanbury Street, l’assassino le tagliò la gola e le mutilò orribilmente il ventre e gli organi sessuali; il 30 settembre toccò ad Elizabeth Stride, a Berner Street, fu trovata con la gola squarciata; lo stesso giorno fu trucidata Catherine Eddowes, a Mitre Square: gola recisa e mutilazioni orribili al viso e al basso ventre; Mary Jane Kelly, fu seviziata il 9 novembre, a Miller’s Court, gola recisa e tutto il corpo mutilato nella maniera più atroce tanto che fu definito il delitto più spaventoso di Jack lo Squartatore e ricordato come “l’Orrore di Miller’s Court”. Cinque povere vittime in sole dieci settimane da incubo in quel lontano 1888.

L’assassino, mai identificato dalle forze dell’ordine, inviò a Scotland Yard diverse lettere scritte di proprio pugno che portavano la firma di “Jack the Ripper”, cioè lo Squartatore, un appellativo che sarebbe passato alla storia…ed un’identità tutt’ora sconosciuta a più di un secolo da quelle notti insanguinate.

Il modus operandi del serial killer presentava un segno distintivo: incisioni che rivelavano le sue esatte conoscenze anatomiche e il sapiente uso di strumenti chirurgici.

A partire dal 1928 venne pubblicata una serie di opere di Leonard Matter, Guy B. H. Lugan e Tom Cullen in cui si facevano i nomi dei possibili assassini. Secondo le ipotesi avanzate, i "candidati" in lizza erano due: Montague John Druitt, un avvocato che sarebbe poi impazzito e si sarebbe suicidato un mese dopo l’ultimo omicidio, e Sir William Gull, massone cattolico e devoto medico della regina Vittoria e del principe Albert Victor Christian Edward, duca di Clarence e Avondale, nipote della sovrana ed erede al trono. L'ultima vittima del mostro londinese, Mary Anne Kelly, una giovane prostituta “amica” del principe, era in stato interessante al momento dell’omicidio. Stranamente, alla morte di Sir William Gull, i documenti riguardanti il caso vennero distrutti insieme con il corpo del medico che li conservava, secondo le sue stesse volontà. La leggenda che circonda questa serie di atroci misfatti rimane pero ancora viva e li avvolge in un'atmosfera di macabro mistero.

domenica 4 maggio 2008

Un breve passaggio da "Note e aforismi" di Sir. William Withey Gull

Ogni cosa deve essere considerata in relazione al contesto, alle parole o ai fatti.

sabato 3 maggio 2008

Omaggio a Dave McKean...

Buonasera a tutte le affascinanti signore ed a tutti i nobili gentiluomini.

L'idea di inaugurare un mio blog personale mi balenava in testa già da tempo.
Mi incuriosisce l'opportunità di condividere le mie passioni, le mie riiflessioni con chi vorrà spendere nella lettura di queste pagine un po' del suo tempo che, giorno dopo giorno, questa società frenetica rende sempre più prezioso.

"Tempus fugit!". Questo l'ammonimento degli antichi Romani, ma il mio intento è quello di scrivere per concedermi e concedervi una pausa, come avviene prendendo un thé e lasciandosi trasportare dal flusso dei propri pensieri mentre le gocce di pioggia autunnale rigano il vetro del locale.

Questo il mio primo contributo. So che è poca cosa, ma mi riprometto di scrivere di più la prossima volta.

Dimenticavo: al mio tavolo sono diverse le sedie vuote...chi le occuperà sarà ben accetto!